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Hai visto che Samp? Campioni d'Italia sconfitti, il Pazzo ci regala il Paradiso

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Hai visto che Samp? Campioni d'Italia sconfitti, il Pazzo ci regala il Paradiso Empty Hai visto che Samp? Campioni d'Italia sconfitti, il Pazzo ci regala il Paradiso

Messaggio Da striker95 2009-09-27, 18:01

Una vittoria storica messa a segno contro i Campioni d’Italia, un successo meritato, ampiamente sudato fino al triplice fischio finale, 11 guerrieri blucerchiati hanno avuto la meglio sulla corazzata interista, stavolta il Principe non è diventato Re. Castellazzi ha tirato giù la saracinesca, la premiata ditta Lucchini & Gastaldello hanno rifatto ricredere gli scettici, tornando quelli di 2 anni fa, Palombo è tornato in cattedra, Poli ha dimostrato perché gli addetti ai lavori lo considerano un futuro campione, Mannini ha perso il conto dei chilometri effettuati, Cassano ha regalato lampi di genio, Bellucci si è sacrificato per la causa, il Pazzo timbra ancora il cartellino, regalandoci 3 punti pesantissimi, primato e una nuova pagina nella storia blucerchiata.

Le formazioni della vigilia sono assolutamente stravolte, è soprattutto Del Neri a sorprendere tutti: in difesa riposo per Zauri e M. Rossi, dentro Ziegler sulla sinistra e Lucchini in centro, centrocampo a 3 con Palombo, Mannini e il giovane Poli, tridente composto da Cassano, defilato sulla sinistra, Pazzini in centro e Bellucci, a tutto campo, spesso e volentieri in posizione arretrata per infastidire la manovra interista. Sull’altro fronte Mourinho preferisce Santon a Chivu, a centrocampo viene rispolverato Vieira, viste le assenze di Thiago Motta, Muntari e Sneijder. Il tecnico portoghese lascia inizialmente in panchina Stankovic e opta per il tridente, con il rientrante Balotelli a supportare il tandem Milito – Eto’o.

Fin dalle prime battute si capisce che la Samp in campo è tornata quella delle prime 4 gare: corta, attenta, concentrata, determinata, agonisticamente cattiva su ogni palla, sempre pronta a rispondere colpo su colpo ai Campioni d’Italia, ai quali capita però la prima chance per passare in vantaggio: al 22’ Milito sfonda sull’out sinistro, cross in centro per l’accorrente Cambiasso, immediata conclusione dell’argentino, Castellazzi si allunga e respinge in tuffo. Teniamo benissimo il campo, Palombo è ovunque, Poli spadroneggia per tecnica, personalità e grinta in fase di non possesso, Mannini corre per tre, Bellucci si sacrifica.

Nei primi 45’ non procuriamo grossi pericoli a Julio Cesar, che corre un brivido soltanto al 25’ quando Palombo, nel corso di una rocambolesca mischia, non impatta la sfera in ben due occasioni. La manovra interista manca di fantasia, ritmo e imprevedibilità, tutti si affidano sulle giocate del fischiatissimo Milito, il quale tenta al 27’ il gran numero perforando centralmente la nostra difesa, ma Lucchini e Gastaldello riescono a contenerlo. La Samp finisce però in avanti la prima frazione con una fiondata di Ziegler dalla distanza, Julio Cesar si allunga sulla sua destra rispondendo presente.

La ripresa sale di ritmo, intensità e capovolgimenti di fronte, sembra una partita a scacchi, nella quale però la furia dei protagonisti risulterà alla fine determinante. L’Inter cerca di sorprendere la nostra retroguardia con lanci dalla tre-quarti, ma Balotelli non riesce a servire degnamente Milito. Con il passare dei minuti la Samp, dopo aver rischiato su un tiro deviato di Balotelli sul quale Castellazzi ha fatto buona guardia, acquisisce coraggio e consapevolezza nei propri mezzi, alziamo il baricentro e sfondiamo sulle corsie esterne: sulla sinistra prima Cassano, poi Bellucci crossano sul fondo, Pazzini viene chiuso sul più bello dalla coppia Lucio & Samuel. Poco dopo è ancora l'ex bomber viola a sfiorare l'angolino più lontano con un insidioso tiro - cross. I centrocampisti partecipano attivamente alla manovra, non lasciano ai difensori, come accaduto invece a Firenze, il compito di far partire l’azione: Palombo prova senza fortuna la conclusione da fuori, mentre Poli chiede a gran voce il penalty per fallo di Santon ai suoi danni.

Mourinho si rende conto della sofferenza dei suoi sugli esterni e si affida a forze fresche: al 62’ Chivu e Stankovic prendono il posto di Balotelli e Vieira, mentre Del Neri rilancia Tissone e si affida all’ordine di Zauri, regalando al gioiellino Poli e all’esausto Bellucci la meritata standing – ovation. In campo la Samp torna al consueto 4-4-2, l’Inter al più consueto 4-3-1-2, con Stankovic ad agire alla Sneijder, ma sono i padroni di casa a passare in vantaggio al 73’: Santon perde palla in fase d’impostazione, Palombo intercetta la sfera e serve Mannini, servizio in centro per lo smarcato Pazzini che, da due passi, non lascia scampo a Julio Cesar, il Pazzo festeggia alla sua maniera, la gradinata sud esplode d’entusiasmo, Marassi è un’autentica bolgia.

Mourinho tenta il tutto per tutto, gettando nella mischia anche Quaresma, un cui tiro impreciso diventa l’assist per Lucio che insacca all’84’, ma il brasiliano era in offside e il goal viene giustamente annullato. Eto’o ci prova da fuori ma la mira è da dimenticare. I minuti finali non passano mai e, proprio al 90’, Castellazzi si guadagna ampiamente la pagnotta, respingendo il missile di Lucio su punizione. Al triplice fischio finale è una goduria infinita, la Samp vola a 15 punti, 5 vittorie su 6 gare, sconfitti i Campioni d’Italia, sognare un campionato competitivo non è più una chimera.
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